lunedì 14 febbraio 2011

Introduzione + Capitolo 1

Parte oggi la pubblicazione a capitoli del mio racconto.
E' ancora in fase di lavorazione e quindi senza una fine.
Leggerete i capitoli mano a mano che li scriverò passando direttamente dal mio pc ai vostri occhi.
ma parliamo della trama.


Questa è la storia di Lyla, una ragazza normale e tranquilla che passa la sua vita sulle rive di Lake Louise un minuscolo paesino turistico in Canada, sulle rive di un meraviglioso lago ai piedi di un ghiacciaio incastrato tra le montagne rocciose dello stato di Alberta.
Qui lavora in un piccolo negozio di souvenir insieme allo zio, dove dipinge le rocce lisce che raccoglie durante le sue passeggiate sulle rive del lago e che rivende ai turisti.
Da quel posto non è mai riuscita ad allontanarsi e mai realmente provato a farlo, fermata dalla inconscia consapevolezza che lì il suo futuro si sarebbe compiuto.






La luce della luna piena attraversava le sottili tende di tulle nero come come una polvere argentea fino ad andare a stamparsi sul muro che stava di fronte.
Fuori il gelo dei primi giorni di novembre creava motivi geometrici intricati sulle finestre dove la nebbia si era posata durante il giorno. Le piante e l'erba scintillavano ricoperti dal ghiaccio come se fossero gli elementi di una natura aliena al pianeta terra.
Lyla se ne stava rannicchiata in posizione fetale nel suo lettone matrimoniale, felice di ignorare la temperatura rigida dell'inverno canadese.
Strati di coperte la ricoprivano fino a nascondere completamente il suo corpo lasciando solo una forma vagamente abbozzata a rivelarne la presenza.
Gli unici rumori a squarciare il silenzio nella piccola casetta a due piani tra i boschi vicino a lake louise, erano lo scoppiettare dei carboni lasciati a spegnersi nel camino della sala al piano terra e il sommesso e cadenzato russare dei suoi zii nella camera che stava esattamente di fronte alla sua.
Lyla malediceva mentalmente e in modo non troppo ironico l'architetto che aveva progettato la casa, ovvero sua zia saraphine. Diceva che cosi il sole che attraversava le due camere rendeva tutto più luminoso.
Lyla non aveva aperto bocca al riguardo, ma non nascondeva certo il fastidio di avere la camera praticamente in condivisione con loro divisa solo da uno stretto corridoio e quindi di fatto la privacy ridotta a zero.
Non che avesse qualcosa da nascondere loro.
Era una ragazza tranquilla, che negli anni delle scuole aveva avuto voti nella media, non una secchiona ma neanche una completa ignorante.
Aveva avuto anche lei un giro di conoscenze come tutti gli studenti al liceo e degli amici veri che poteva contare sulle dita di una mano.
Nessun fidanzato, nessuna amicizia “speciale” come diceva zia saraph. A causa di questa sua “mancanza”, brian e taylor suoi migliori amici dai tempi dell'asilo, non facevano altro che pungolarla con frecciatine avvelenate sul suo status di “perenne zitella”.
Ma a lei non interessava entrare a far parte del club delle coppie, certo non avrebbe disdegnato conoscere una persona in grado di strapparla alla mediocrità della vita che stava facendo nel piccolo paese di montagna dove viveva da sempre.
Se avesse incontrato una persona cosi, capace di tirare fuori lati del carattere che lei sapeva di possedere ma che non erano mai usciti perché non aveva trovato la persona giusta con cui viverli, cui donarli, non avrebbe esitato, si sarebbe donata a lui completamente e senza riserve.
Ma più passava il tempo più si accorgeva che quella sorte non sarebbe toccata a lei.


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