mercoledì 16 febbraio 2011

Infatuation - Eireen

Buon giorno carissimi lettori anche se in effetti oggi non è una bellissima giornata purtroppo ^-^
Quindi tantovale tirarsi su di morale leggendo un buon libro sotto le coperte e perchè no una bella cioccolata calda per scaldarsi ( piano A per la mia giornata ).
Oggi volevo iniziare la publicazione dell'altro libro a cui sto lavorando ormai da qualche anno dato che l'ho iniziato più o meno quattro anni fa.

Trama:
Infatuation parla di Daisy una giovane ragazza che ogni anno d'estate è ospite di sua nonna in california.
Ma quest'anno sarà un anno molto particolare per lei, sebbene ritrovi l'amicizia di Josie e l'affetto del cugino Gale non può fare a meno di sentire la mancanza del suo ragazzo che è rimasto a Detroit. Ma non sa che una forza potente è in agguato ma soprattutto non sa della forte infatuazione che l'incontro con un formidabile sconosciuto le provocherà.





Infatuation
Cap.1 pt.1

Le vacanze estive. L’evento in assoluto più atteso da tutti i ragazzi…o quasi.
Mia madre era riuscita a farmele odiare da quando avevo dieci anni, quando fui costretta per la prima volta a passare tutti e tre i mesi di vacanza a casa di mia nonna. Con questo non voglio dire che per me non fosse un piacere rivederla…ma cercate di capire…un’ottantenne non offre grandi prospettive di divertimento per una bambina di dieci anni, ne per una di undici o diciassette anni.
Sta di fatto che da quando avevo dieci anni, ogni anno, il dieci giugno parto direttamente da Detroit per la California a passare i prossimi tre mesi della mia vita.
A essere sinceri gli ultimi tre anni non erano andati poi così male. Mi ero trovata un lavoretto in un bar praticamente sulla spiaggia piuttosto carino, paga buona, orario ottimo. Un lavoretto che aiutava a far passare il tempo e dove avrei lavorato anche quell’estate.
Nonostante questo, quell’anno la partenza sarebbe stata un evento terribile.
Avevo un ragazzo. Il mio primo ragazzo per l’esattezza. Stavamo insieme da nove mesi e come primo tentativo era andata alla grande… ma adesso saremmo stati separati per tre mesi, anzi due mesi e tre settimane; avrebbe passato una settimana con me in California a luglio, ma come è ben risaputo le relazioni a distanza non funzionano.
-Tesoro- esordì mia madre come al solito al gate dell’aeroporto.- comportati bene, chiama ogni giorno e salutami la nonna-. Mi schioccò un sonoro bacio sulla guancia,il che mi fece sentire una bambina di cinque anni.
-Mamma, mi dici le stesse cose da quando avevo dieci anni, tutti gli anni- dissi in tono paziente.
-Oh scusami Daisy! Ma lo sai che divento nervosa in questo periodo dell’anno. Sai fra il lavoro e tutto il resto…ma ora va il tuo aereo parte fra poco. Ci vediamo fra tre mesi piccolina mia e ricordati chiama…-
-Ogni giorno, si credo di aver assimilato il concetto dopo sette anni-.
Ci abbracciammo, raccolsi il mio bagaglio a mano e mi avviai per imbarcarmi.
Il viaggio andò alla grande. Dormii come al solito e fui svegliata dall’hostess.
California sono tornata!
All’aeroporto trovai mio cugino Gale che era venuto a prendermi. Davvero un bel tipo, il tipico ragazzo californiano, super biondo, super abbronzato, super atletico in poche parole? Beh decisamente carino sì. Peccato che fosse mio cugino…altrimenti non ci avrei pensato due volte a saltargli addosso.
-Daisy! Mi sei mancata dolcezza!- mi sorrise e mi abbracciò con trasporto.
-Anche tu mi sei mancato!- dopo qualche istante ci sciogliemmo dall’abbraccio.
Gale mi aiutò a portare le valigie e ci incamminammo verso la sua macchina parlando del più e del meno.
- Allora come sta la mia adorabile cugina?- mi chiese una volta saliti in macchina.
-Bene a parte…bhè lo sai. Josh, il mio ragazzo, è ancora a Detroit. Non potrà venire a trovarmi prima di metà luglio…-lasciai la frase in sospeso con aria imbarazzata mentre il mio adorabile cugino se la rideva di gusto delle mie disgrazie e mi strizzava il braccio con fare rassicurante mentre metteva in moto la macchina.
- Bhè, quali erano le alternative di tua madre? O che venivi qui questa estate o a settembre ti mandava in collegio? E’ proprio un tiranno!-
-Già come no- replicai- e di te cosa mi racconti? Come stai?-
-Oh piuttosto bene ho trovato lavoro da un meccanico vicino a casa e un paio di mesi fa ho affittato una casa vera e propra con tanto di giardino con un paio di amici. Diciamo che mi sono sistemato piuttosto bene-
-Una casa?- rimasi a bocca aperta a quella notizia- Wow Gale! Ma è fantastico una casa tutta tua? Niente adulti fra i piedi?-
-Niente adulti fra i piedi? E secondo te allora io cosa sarei? Un moccioso? Ho ventidue anni nel caso non lo sapessi-.
Lo guardai con finta aria pensosa- In effetti fisicamente dimostri ventidue anni ma a livello di maturità ne dimostri almeno quindici in meno-.
Continuammo su questo tono scherzoso per tutta l’ora che ci separava da casa della nonna Sarah.
Era sempre così con Gale, ti faceva sentire ben accetto e sapeva metterti a tuo agio sempre e comunque.

La nonna abitava in una magnifica villetta sul mare, molto carina e quando arrivammo la trovammo seduta sotto il porticato ad aspettarci con in mano un lavoro a ricamo.
Sentì il rumore dei pneumatici e alzò lo sguardo sorridendo.
- Ciao nonna- le sorrisi avvicinandomi- come stai?-e l’abbracciai.
- Daisy tesoro sto bene! Quanto tempo e come sei cresciuta! Che bella che sei diventata-.
Arrossii violentemente a quelle parole. Tipico di me, arrossire per ogni sciocchezza e in alcune occasioni questo mio lato del carattere era molto, molto imbarazzante.
-Grazie nonna anch’io ti vedo bene-
-Gale tesoro che ne dici di rimanere a cena con noi stasera? Ho preparato gli spaghetti alla scogliera come li fanno proprio in italia so che vi piacciono-
Io e mio cugno ci scambiammo un’occhiata e scoppiammo a ridere- Si dice allo scoglio nonna- la corressi
A ottantasette anni la nonna era ancora in gamba perfettamente autonoma, e sia nel fisico che nel pensiero dimostrava almeno dieci anni di meno. Speravo di diventare anch’io così alla sua età.
Ci sedemmo a tavola e cenammo allegramente parlando del più e del meno di come erano passati questi ultimi nove mesi e, inevitabilmente, incappammo in argomento “fidanzati”.
-Bhè- esordii- in effetti ho un ragazzo- le raccontai - stiamo insieme da nove mesi si chiama josh, e ha diciassette anni come me e siamo a scuola insieme ci siamo conosciuti al corso di inglese e rincontrati a quello di spagnolo, matematica, e scienze.-
-Oh Daisy cara! era ora che ti trovassi il ragazzo!-la nonna lanciò un occhiataccia a Gale che a quelle parole era scoppiato a ridere sbavezzandosi addosso l’acqua che stava bevendo.-Io alla tua età avevo già fatto una strage di cuori, aveo un sacco di corteggiatori quando andavamo a ballare con le mie sorelle i maschietti... -.
-Facevano la fila fin fuori per poter ballare con te.Certo nonna, me l’hai già raccontata la storia-. Le riposi ridendo con le lacrime agli occhi.
Concludemmo la serata con la torta di mele squisita come al solito. Alla fine Gale se ne andò alle undici e la nonna vedendomi con la testa ciondolante dal sonno mi spedì in camera da letto con un bacio stampato in fronte come faceva quando ero piccola e un – Bentornata tesoro-.
Salii le scale stancamente strascicando i piedi e mi diressi nella mia stanza. Mi buttai lì sul letto senza neanche mettermi il pigiama e mi addormentai cullata da rumore delle onde che si infrangevano sulla sabbia.


Per oggi mi fermo qui ^-^
Buona lettura a tutti
                                    XOXO Eireen



Nessun commento:

Posta un commento