mercoledì 13 aprile 2011

Infatuation - Eireen


 Infatuation 
Cap.2 pt.7
-Non sarete rimasti qui tutto il pomeriggio- chiesero quando ci raggiunsero.
-Invece si, perché? Abbiamo fatto la reciproca conoscenza. Piuttosto voi dove siete stati fino adesso?- chiesi.
-In un albergo a ore- rispose Gale…non ero del tutto sicura se stesse scherzando o se stesse dicendo sul serio, per sicurezza feci finta di non aver sentito niente.
Una volta a casa mi buttai sotto la doccia, poi chiamai Gas. Sentivo un gran bisogno di sentire la sua voce. Rispose al terzo squillo.
-Pronto?-
-Ciao sono io. Come stai?-
-Daisy! Mi manchi… tanto-
Sorrisi a quelle parole.- Anche tu mi manchi tantissimo…Cos’hai fatto di bello oggi?-
-Niente di particolare ho lavorato tutta mattina e oggi pomeriggio ho la giornata libera stavo per andare in piscina… e tu?-
-Sono stata da Gale te l’avevo detto che ha affittato casa coi suoi amici? Ho conosciuto uno dei suoi coinquilini, Roy.-
-Ah si? E com’è questo Roy?-
-Piuttosto carino, intelligente e simpatico.-
-E cos’avete fatto insieme?-
-Abbiamo pranzato insieme e poi siamo stati alla spiaggia-
Rispose con un tono di voce strano.- Tutti insieme?-
-Be dopo un po’ Gale e Josie se ne sono andati per i fatti loro…- capii immediatamente di aver fatto uno sbaglio.
-Ah… e cos’avete fatto tu e… come si chiama? Ron? Da soli?-
-Abbiamo parlato niente di che…- si era arrabbiato?
-Piuttosto carino eh?- disse aspro. 
Non sarà mica geloso…pensai.- Non dirmi che sei geloso!-
-Allora non te lo dico, ma per favore fai a modo-quando l’avevo conosciuto non mi era sembrato il tipo geloso, ne lo era mai stato.
-Cosa significa fai a modo?- sbraitai.
-Esattamente quello che vuol dire.-
  -Tu non ti fidi di me?- sentivo la collera montare nel petto. Stavo per esplodere.
-Mi fido ciecamente di te! Ma con la distanza che c’è che ci separa… non so magari ti viene da fare qualche follia…- ecco cos’era a renderlo geloso. La distanza.
-Buona notte Gas.- dissi gelida, e gli riattaccai il telefono in faccia, poi lo spensi per evitare che riuscisse a richiamarmi.Non potevo crederci! Come poteva non fidarsi di me? Come poteva anche solo pensare che io sarei potuta andare con qualcuno che non fosse lui?
Guardai l’orologio. Erano le sei e un quarto. Decisi di andare a farmi una nuotata nel pacifico per scaricare la rabbia e il nervoso.
In un lampo mi ero infilata il costume e preso il telo da spiaggia.
Mi guardai intorno e non c’era nessuno.
Buttai il telo sulla spiaggia e corsi fino al mare poi quando l’acqua fu abbastanza alta cominciai a nuotare, e tutto scomparve nello sforzo fisico.

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