Allora chiedo scusa se non sono riuscita a pubblicare il racconto ieri ma da me interent non carica bene il blog e non mi fa postare per questo sarà Eradil a farlo per me.
Inoltre noterete cho ho scelto di tentare un cambio di prospettiva per vedere come si presenta il racconto narrato in prima persona! spero vi piaccia!
Baci Eireen
Cap.2 pt.2
Dato che mio cugino ci aveva impiegato un'ora per arrivare all'aereoporto mi aspettavo che ci avrebbe aspettato un lungo viaggio in macchina, per questo rimasi perplessa quando vidi che solo dopo un quarto d'ora eravamo già arrivati a destinazione.
Quando accostò al lato della strada davanti ad una bella casa con un bel giardino lo guardai senza capire.
Jamie si voltò e mi guardò.- Why...emh...perchè tu mi guardi così?-
-Non dirmi che siamo già arrivati?-
Lui sembrò confuso.- Sì questa è la casa dove vivrai con la nonna...-
Ed è a soli quindici minuti dall'aereoporto?-
-Uh yes-
E tu ci hai messo un'ora?-
Yes ma non ccapisco cosa vuoi dire.-
Alzai gli occhi al cielo e sfruttai ogni singola molecola di me stessa per non esplodere...più o meno.- Ma che imbranato.- Mormorai fra me e me mentre scendevo dalla macchina. Come si fa a non conoscere neanche la città dove abiti?
Sbattei con forza la portiera della macchina e solo dopo ricordai che si trattava di una signora Mustang, ma ne valse la pena una volta vista l'occhiataccia che mi tirò Jamie.
Non picchiare la macchina.-
Un risolino mi sfuggì dalle labbra.- Maltrattare se mai.- quel ragazzo riusciva ad irritarmi tanto quanto riusciva a farmi sorridere. Incredibile.
Lui mi guardò esasperato...beh ci credo non è facile star dietro ad una che cambia continuamente umore e soprattutto che se la prende con poco. Dopo tutto dovevo riconoscere che il ragazzo non era così male anche se un po' imbranato.
Presa da un moto di gentilezza, che non gli capitava da tempo, lo aiutai a scaricare le mie valigie e ne portammo dentro una a testa.
Non è che non fossi mai gentile, è che lam mia vita aveva preso una brutta piega e mi ero ritrovata a dover stare veramente attenta a essere gentile.
A volte è troppo facile ritrovarsi nella merda solo per far favori a qualcuno.
Notai improvvisamente un profumo delizioso. Iniziai ad annusare l'aria e a guardarmi intorno e poi notai la fonte di quell'odore. Si trattava di un cespuglio di Amaranthus Caudatus dallo sgargiante color rosso. Rimasi affascinata da quel colore.
Sentìì una porta cigolare e mi voltai e vidi un anziana signora. La guardai sorpresa. Quando mio padre mi aveva detto che la nonna mi avrebbe rimesso in riga mi ero aspettata un'anziana severa e sobria con vestiti scuri e l'immancabile chingon. Invece la persona che avevo davanti sembrava più un Hippy troppo cresciuta, vestiti ultracolorati capelli lunghi legati da una morbida treccia portata su una spalla. Aveva un viso molto gentile e mi guardava sorridendo gentilmente.
Beh non aveva proprio l'aria di essere una bacchettona, anzi mi aspettavo che da un momneto all'altri mi passasse un spinello...magari!
Scese i tre piccoli scalini dell'entrata e mi venne incontro a braccia aperte.
-Benvenuta fra di noi giovane Roxane.- e mi strinse in un caloroso abbraccio.
Era imbarazzante, non ero affatto abituata a queste dimostrazioni d'affetto, ma non potei fare a meno di apprezzare il calore che mi offriva questa donna.
Mi ritrovai a pensare che forse il mio soggiorno in Irlanda non sarebbe stato tremendo come mi aspettavo.
Venite dentro ragazzi ho preparato uno spuntino-
Alla parola spuntino il mio stomaco brontolò.
Ora che ci pensavo era da quella mattina che non mangiavo. Inoltre avevo mangiato solo un misero croissant al bar con Josie.
A pranzo fra il tram tram del treno per correre e arrivare in tempo a prendere l'aereo per venire in Irlanda avevo completamente dimenticato di pranzare anche se non penso che ci sarei mai riuscita visto che ero troppo in crisi per riuscire a mangiare qualsialsi cosa-
Avevo vissuto una giornata talmente intensa che quella stessa mattinami sembrava lontana anni luce.
Jamie mi aiutò a portare in camera mia le mie valige a quanto pare era l'ex camera di mia madre.
Ma in quel momento avevo veramente troppa fame per soffermarmi sui dettagli e mi fiondai di sotto a mangiare.
Sul tavolo c'erano spremuta di arancia, dolcetti di frutta, muffin ai mirtilli, e una cosa non ben definita da uno strano colorito marrone...quella decisi di scartarla.
Mi sedetti e iniziai a servirimi, mi versai un bel bicchiere di spremuta e presi un muffin ai mirtilli. Adoro i muffin.
Solo dopo mi accorsi che stavo mangiando come un adenutrita che non mangiava da mesi e che la nonna mi stava guardando. Sentii un vago calore saliri dal collo e mi sentii la faccia in fiamme...che figuraccia. Mi ricomposi e mangiai come mangiano le persone normali.
Vorresti qualcos'altro che non ho messo in tavola?- mi chiese gentilmente in un francese impeccabile.
Uh se ci fosse del caffè lo prenderei molto volentieri.-
Lei mi guardò sgranando gli occhi.- Caffè? Il caffè è abolito da questa casa fa malissimo. Se vuoi posso farti una tisana.-
Cosa? Niente caffè? Io vivo per il caffè. Nelle mie vene scorre caffè non sangue. Oddio la prima cosa che avrei fatto finito di mangiare sarebbe satata farmi un giro per il centro alla ricerca di sacrosanto caffè.
Oh ninente va benissimo così-
In quel momento entrò anche Jamie e si sedette a tavola accanto a me.- Roxy io stasera esco con amici miei vuoi unirti?-
Oh che gentile. Mi venne in mente che avevo dormito solo tre ore la notte precedente ma non mi andava di chiudermi in casa la sera quindi acettai.- Molto volentieri! Così inizio a fare vita sociale.-
Emh emh.- io e Jamie ci voltammo verso nostra nonna.
Lei ci guardò affabile. - In questa casa ci sono delle regole Roxane. Se vuoi uscire devi prima chiedermi il permesso anche se hai vent'anni e sei maggiorenne. Vivi sotto il mio tetto quindi seguirai le mie regole. Inoltre vi rivoglio a casa entrembi entro mezzanotte. E non pensate di fregarmi so sempre quando Jami pensa di fare il furbo e rincasa più tardi arrampicandosi dalla finestra.- Jamie sgranò gli occhi.- sì signorino me ne sono accorta.-
Io la fissavo a bocca aperta regole? No io e le regole non andavamo affatto d'accordo.
Forza.- ci esortò la nonna.-Voglio sentirvi chiedere il permesso.-
Jamie si alzò e le diede un bacio sulla guancia sorridendo.- Posso uscire stasera nonna? Per favore?-
Certo tesoro.- poi mi guardò- Roxane?-
Io ero ancora troppo sorpresa. Ma che è aveva dodici anni?- Amh ok. Posso uscire con Jamie stasera?-
-Un po' meno sarcastica la prossima vota per favore non dimenticare mai di portare rispetto. Comunque sì hai il mio permesso per uscire stasera, Ora andate Tu Roxane sarai stanca vorrai riposarti e tu Jamie devi prepararti per quell'esame all'università. Forza sciò sciò io devo ordinare la cucina e preparare la cena.- disse sorridendo e canticchiando.
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