venerdì 29 aprile 2011

One book one life change 12°Appuntamento [Eradil]

Oggi tocca a me parlarvi.
vi voglio proporre un libro che non ha avuto un gran successo sul mercato italiano, ed è un peccato perchè questo libro mi è piaciuto veramente molto.
con l'intreccio di più storie e un viaggio attraverso tutta l'europa e l'oriente, si dipana una storia sorprendere per riportare nel suo luogo di origine l'ultima pianta del perduto paradiso dell'eden e farlo rifiorire.
Titolo: Lumina
Autore: Kai Meyer
Pag: 669
Anno: 2006
Editore: Mondadori

Metà del XIII secolo. In una notte d'inverno arrivano in un'abbazia cistercense nella foresta della Eiffel il grande magister Alberto Magno e Favola, una novizia stremata. Nello zaino della ragazza c'è "Lumina", l'ultima pianta del paradiso terrestre: chi la piantasse nel suo luogo d'origine farebbe rifiorire il leggendario Eden. In breve tempo l'impresa di Alberto Magno, nonostante i rischi, trova nuovi adepti. Così la "compagnia della pianta" inizia un viaggio che toccherà i confini del mondo conosciuto: il temibile deserto di Rub-al-Khali, nello Yemen. Ma in quel luogo di morte può entrare soltanto una persona: per affrontare l'ultima, mortale prova.

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giovedì 28 aprile 2011

Enchanted -Eireen


Enchanted
Cap 1 pt 5
Arrivò a casa in dieci minuti. Come entrò in sala notò che suo padre aveva tirato fuori le valigie e a quanto pareva erano piene...oh cazzo!
-Pà?- lo chiamò.
  • Sono in cucina.-
Lo raggiunse e lo trovò che leggeva il giornale proprio come quella mattina.
Non la guardò, non si degnò neanche di lanciarle un 'occhiata fugace semplicemente continuando a fissare la pagina dello sport le disse. - Te ne devi andare.-
Si sentii sbiancare le vennero le vertigini e probabilmente stava per svenire. Solo allora il padre la guardò e le andò vicino.- Senti non lo faccio perchè non ti voglio più bene o perchè voglio liberarmi di te. E' che è più che evidente che io non riesco a gestire questa situazione, hai bisogno di qualcuno che sappia realmente prendersi cura di te.-
Roxy sbuffò e si sforzò per non far scendere le lacrime.- Lo sai cos'ha detto la mamma per quanto la riguarda non ha più una figlia...-
Le strinse una spalla.- Non ti sto mandando da tua madre infatti.-
La ragazza guardò suo padre confusa.- Ma allora dove mi spedisci?-
  • Ti mando da tua nonna.-
Sua nonna? Non sapeva neanche di averla una nonna.- Ho una nonna?-
Gli sfuggi un sorrisetto.- Certo è in Irlanda.-
Sgranò gli occhi.- In Irlanda? Fin là? E poi io non so neanche parlare l'inglese come pretendi che possa vivere là?-
-Non cercare scuse. Tua nonna parla francese ti aiuterà ad inserirti vedrai.-
-Ma come puoi pensare che mandarmi da lei risolva tutto? Non mi conosce neanche credi davvero che lei possa raddrizzarmi?-
-Oh vedrai che tua nonna ti farà mettere la testa a posto.-
La ragazza incrociò le braccia sul petto e puntò i piedi. Non aveva nessuna intenzione di andarsene. Voleva restare con suo padre, coi suoi amici, nella sua casa.
Suo padre sospirò. -Senti tesoro, tu andrai che ti piaccia o meno. Il treno parte fra un'ora e mezzo. Vieni, che ti accompagno in stazione.-
Roxane era talmente demoralizzata che non ebbe la forza di dire altro. Lei che di solito era combattiva si lasciò portare in stazione. Avrebbe preso un treno fino a Parigi e poi da lì un volo diretto per Dublino. Si sentiva abbandonata e sola. Per tutto il tragitto da casa alla stazione non disse una parola.
Ogni tanto Richard cercava di dirle qualcosa ma lei non rispondeva.
La aiutò a scaricare le valige e la accompagnò sul treno fino a Parigi. Forse non si fidava, aveva paura che la figlia scappasse da qualche altra parte.
Fecero il check-in e la accompagnò fino al terminale.
-Mi mancherai Roxane. Mi raccomando comportati bene dalla nonna non farla impazzire.-
La ragazza non gli rispose.
-Mi dispiace.- le sussurrò.
Poi la lasciò andare. Roxane si mise in fila per imbarcarsi sull'aereo.
Una volta imbarcata percorse il corridoio fino al suo posto.
La sfiga volle che fosse proprio il posto centrale fra un ciccione maleodorante e un prete col crocifisso in mano intento a pregare. Fantastico.
Una volta decollati Roxane cercò di dormire ma si accorse che qualcosa non andava. La tristezza stava lasciando il posto ad una sensazione ben più opprimente: l'ansia.
La sua fronte si imperlò di sudore freddo, aveva le mani umidicce e il respiro si era fatto irregolare.
Iniziò a percepire una vaga sensazione di nausea che si faceva più forte ad ogni minuto che passava.
Ormai era entrata in iperventilazione.
Ma che cazzo le stava succedendo?
Un' hostess le si avvicinò e le mise una mano sulla spalla. -Signorina si sente bene?-
Si sente bene? Come poteva anche solamente pensare che stesse bene? Si sentiva morire, non riusciva a respirare e ormai era certa che avrebbe vomitato da un momento all'altro.
-Le sembra che stia bene?- sì era stata sgarbata ma non era in vena di rispondere educatamente a domande stupide.
-E' mai stata su un aereo?-
-No questa è la prima volta. Ma cosa c'entra?-
-Sta avendo un attacco di panico signorina, ecco.- le porse un sacchetto di carta.- Respiri qui dentro. Inspiri ed espiri profondamente e lentamente.-
Roxane avvicinò il sacchetto alla bocca ma appena gonfiò i polmoni il diaframma andò a comprimere lo stomaco e il risultato fu che il sacchetto invece che aiutarla a respirare, le evitò semplicemente che sporcasse la tappezzeria dell'aereo col suo vomito, e cavoli vomitò parecchio.
La hostess la fece alzare e la accompagnò al bagno.
La ragazza vi si chiuse dentro e si rannicchiò sul pavimento.

lunedì 25 aprile 2011

Silver Moonlight 11°capitolo

Si disse che doveva assolutamente darsi una svegliata e anche in fretta, non poteva rischiare di farsi investire per una tale sciocchezza.

-stupidi, ingombranti sogni del cavolo.-

-meglio che mi sbrighi ad andare al lavoro o Joseph me lo farà pesare per i prossimi cinquant'anni-si disse sconsolata.


La stagione invernale aveva aperto i battenti da pochi giorni.

Il paese dove tutti si conoscevano e dove era impossibile nascondere un segreto nemmeno tagliandosi la lingua, nelle settimane successive avrebbe accresciuto il numero dei suoi abitanti in modo esponenziale; passando dalle poche centinaia che risiedevano li tutto l'anno alle migliaia che sarebbero passate di li fino ad aprile, quando la stagione invernale avrebbe ceduto ad una fresca primavera.

Il luogo attirava su di sé una forte attrazione per la sua posizione e per la conformazione del lago le cui acque azzurro-lattiginose incantavano gli occhi di chiunque si fermasse a guardarlo.

Gli alberghi presto avrebbero fatto il tutto esaurito, rimanendo pieni fino all'assurdo per i seguenti cinque mesi.

Nuova linfa vitale si sarebbe aggiunta ai pochi abitanti residenti fissi tutto l'anno, allontanando per qualche periodo le noiose e, squallide chiacchiere su chi aveva lasciato la fidanzata, chi aveva tradito il povero marito o la inconsolabile moglie con tre figli da crescere.

I turisti avrebbero dato di che parlare alle vecchiette petulanti e alle casalinghe depresse per un bel po' di tempo.


Il negozio che Lyla e Joseph gestivano insieme si trovava poco lontano dal cento in una via non molto affollata, tra un negozio di cartoline e un cafè-libreria che serviva anche ciambelle e altri deliziosi dolcetti da mangiare con le bevande che venivano servite calde e invitanti nei freddissimi giorni invernali.

Era un delizioso negozio con tipici arredamenti in legno di pino chiaro, in perfetto stile “baita montana”.

L'ambiente piuttosto ampio, risultava però più piccolo di quanto in realtà fosse, lungo le due pareti laterali all'entrata si susseguivano fino al bancone dove stava il registratore di cassa mobili di fattura rustica, che in origine sarebbero dovute essere delle credenze con vetrinetta, ma che erano state modificate per esporre i loro lavori.

Lo zio era sempre il primo ad arrivare al lavoro, sebbene non fosse mattiniero di natura, preferiva essere sempre professionale che se l'attività che gestiva era sua e non c'era nessun capo da compiacere.

Un suono tintinnante e allegro le diede il benvenuto quando aprì la porta.

Rimise le chiavi nella tasca destra del cappotto. Aveva dovuto togliere l'allarme e la porta aveva la doppia sicura inserita; per qualche ragione incomprensibile era riuscita ad arrivare prima di suo zio.

-la fortuna comincia a sorridermi finalmente?- lo sperava veramente.

Essere stata quasi investita sarebbe bastata per la quota di sfortuna per un intero mese.

Il profumo di vernice fresca e di pittura si mescolava al forte odore di legno e resina che veniva dalle scaffalature. Lyla si prendeva sempre un momento per se stessa chiudendo gli occhi e inalando a pieni polmoni quel particolare odore prima di iniziare a lavorare i sassi rotondi e scuri che raccoglieva quasi tutti i giorni e che poi dipingeva con i paesaggi del luogo.

Fino a quattro anni prima aveva lavorato nella libreria li a fianco, ma quando lo zio Joseph aveva attraversato la famosa crisi di mezz'età, aveva mollato il lavoro di geometra nello studio che dirigeva con la moglie in un ufficio proprio in centro e aveva ripreso la vecchia passione di dipingere facendola diventare in poco tempo una piccola attività molto redditizia e molto gradita dai numerosi turisti che volevano portarsi a casa un piccolo pezzo di quel meraviglioso posto.

Lei aveva cosi assecondato una muta richiesta di aiuto da parte di Saraphine, aveva mollato il lavoro alla caffetteria e aveva aiutato Joseph ad avviare la sua nuova attività.

venerdì 22 aprile 2011

One book one life change 11°

Salve a tutti oggi presenterò un libro che ho finito di leggere proprio l'altro giorno. Sto parlando di:

"Acqua agli elefanti"
di
Sara Gruen


In un giorno degli anni Trenta a Norwich, una piccola città del Connecticut, passa il treno che trasporta "Il Più Strabiliante Spettacolo del Mondo dei Fratelli Benzini", uno di quei circhi itineranti che attraversano in lungo e in largo l'America stremata dalla Grande Depressione col loro strabiliante carico di donne-cannone, nani, mostri e animali esotici. Jacob Jankowski, giovane studente di veterinaria di Norwich, accetta di buon grado la proposta, avanzatagli da Zio Al, il megalomane proprietario del circo dei Fratelli Benzini, di curare gli animali del circo. In quel mondo, sottoposto ai capricci e agli umori del volubile direttore e domatore August Rosenbluth, Jacob viene profondamente turbato da due seducenti figure: Marlena, la bella moglie di Rosenbluth, la ragazza che lascia ogni sera stupefatti gli spettatori coi suoi numeri acrobatici ed equestri, e Rosie, l'immensa, pacifica elefantessa che brama limonate e sembra incapace di obbedire al più semplice dei comandi. Un turbamento pericoloso, visto che sia Marlena che Rosie sono in balìa di Rosenbluth, prime vittime della sua gelosia, dei suoi instabili umori e della sua inarrestabile violenza.

Sono rimasta affascinata da questa storia vedendo il trailer del film che dovrebbe uscire a giorni, e quando poi ho scoperto che esisteva anche il libro l'ho comprato appena ho potuto e ho fatto bene.
Inoltre questo è uno dei pochissimi film tratti da un libro che sono tentata di vedere.
In genere evito dato che vengono sempre fuori dei lavori tremendi inoltre io sono estremamente severa e quando il film non è fedele alla sua versione cartacea passo tutto il tempo della durata del film a borbottare fra me e me indignata facendo così saltare i nervi al mio moroso e a miei amici >.<
Ma per "Come acqua per gli elefanti"  ho un ottimo presentimento e non vedo l'ora di vederlo unica pecca dal film...l'attore scelto per interpretare Jacob... Io personalmente non ho mai aprrezzato Robert Pattinson in quanto l'hi sempre trovato privo di talento e di capacità di recitare infatti già dai tempi di Harry Potter e il Calice di fuoco, quando l'ho visto per la prima volta sono rimasta perplessa e insoddisfatta della sua performance. Spero solo di non rimanere delusa anche in qst film al massimo mi sforzerò di immaginare un'altro al posto suo ^_^
Adesso vi saluto e vi lascio con un bacio, un abbraccio e il Trailer del film tratto da questo libro.


XOXO
                    Eireen


giovedì 21 aprile 2011

Teaser Thursday

Teaser Tuesdays è una rubrica creata da Should Be Reading


REGOLE:
  1. Prendi il libro che stai leggendo.
  2. Aprilo a una pagina a caso.
  3. Condividi un breve pezzo di quella pagina.
  4. Fai attenzione a non scrivere spoilers.
  5. Scrivi anche il titolo del libro e il nome dell'autore in modo tale che chi sarà stuzicato dal pezzo letto potrà aggiungere il suddetto libro alla sua wishlist.

"Baciata da un Angelo" di Elizabeth Chandler

"Quando Tristan si svegliò, il camerino era illuminato solo dal suo fioco splendore, che si rifletteva negli specchi. Ma l'oscurità che sentiva in quella stanza vuota non era dovuta solo alla mancanza di luce. Sentiva l'oscurità come un qualcosa di concreto dentro di sè, un'ombra sinistra e subdola, una presenza che lo terrorizzava e lo faceva infuriare."



E voi? cosa state leggendo? scriveteci i vostri Teaser Thursday!

mercoledì 20 aprile 2011

Enchanted -Eireen


Enchanted
Cap.1 pt.4 

Quando il cellulare iniziò a squillare le prese un colpo. E quando guardò il nome sul display gliene venne un altro. Era Jerome.
-Chi è- chiese Josie curiosa.-E' Jerome...-
Josie fece un urletto emozionata.- Oh mio dio! Ma cosa aspetti? Rispondi forza!-
Era titubante, cosa gli avrebbe detto?
Ma Josie, quella vacca impaziente, vedendo la sua indecisione decise di rispondere al posto suo e mise l'altoparlante.
-Pronto?- disse con voce civettuola e suadente. Roxane si buttò su di lei cercando di toglierle il cellulare dalle mani.
- Emh scusa devo aver sbagliato numero.-
-No no Jerome hai fatto il numero giusto è il cellulare di Roxane questo.-
La guardò con occhi di fuoco e in quel momento giurò a se stessa che alla prima occasione l'avrebbe strozzata.
-Ah ok...e perchè non risponde lei allora?- non sembrava molto convinto. Fantastico adesso Jerome pensava che lo stessero prendendo per il culo.
-Oh non ti preoccupare è andata un attimo in bagno anzi guarda sta tornando proprio adesso te la passo.-
Josie le infilò il cellulare in mano. - Parlagli, non farti sfuggire quest'occasione.- le sussurrò.
Roxane si alzò dal tavolò allontanandosi di qualche metro per avere un minimo di privacy e si decise a rispondere.- Pronto?-
Dall'altro capo del telefono sentì il suo ex sussultare.- Ciao Roxane... come stai?-
-Bene, cosa vuoi?- e subito si tirò una manata sulla fronte.
Era così abituata ad essere aggressiva per difendersi che le veniva istintivo anche con persone che non se lo meritavano, come Jerome.
-Scusami non volevo essere scortese è che mi hai preso alla sprovvista. Non mi aspettavo che chiamassi dopo quello che è successo. Come stai?-
-Mi manchi Roxane. Mi manchi da morire, so che sono successe delle cose brutte fra noi ma è stata anche una storia importante di due anni e tu hai significato talmente tanto per me...-
Oh no questo non poteva sopportarlo.- Senti se mi hai chiamata solo per piangerti addosso e dirmi quanto è stata importante la nostra storia potevi anche risparmiarti la chiamata. Io non provo più niente per te. È finita, quindi lasciami in pace e vai avanti come ho fatto io, adesso sto con André quindi smettila di cercarmi. Addio.-
E lì chiuse la conversazione. Dio si sentiva un mostro. Eppure era necessario. Non era vero niente di quello che gli aveva detto. Jerome le mancava moltissimo, non aveva ancora superato la sua perdita, le mancava e pensava a lui ogni giorno, ma non poteva dirglielo, non dopo quello che gli aveva fatto; sapeva che lui si meritava una persona migliore al suo fianco, una persona che lei non avrebbe mai potuto essere. Doveva lasciarlo andare.
Sentiva le lacrime scorrerle lungo le guance, meno male che aveva gli occhiali da sole! Si prese qualche attimo per ricomporsi e tornò al tavolo da Josie.
Lei ovviamente la aspettava impaziente e non appena la raggiunse la assaltò con le domande.- Allora cosa voleva? Ti ha chiesto di tornare insieme?-
Mi sforzai di fare una risata menefreghista.- No quello sfigato ha chiamato solo per farmi sapere che gli manco e per piangersi addosso. Tsk che sfigato.-
Ma non poteva ingannare Josie sebbene sembrasse un'oca giuliva senza cervello conosceva bene la sua amica. Non disse niente semplicemente la guardò e annuì.
Non passarono neanche cinque minuti che il cellulare di Roxane tornò a squillare. Pensando che fosse di nuovo Jerome si preparò a spegnere il cellulare. E invece era suo padre.
-Oh merda!- esclamò
Josie si voltò a guardarla.- Chi è?-
-E' mio padre cazzo! Pronto?- si posò l'indice sulle labbra per far segno a Josie di chiudere la boccaccia.
-Dove sei Roxane?- dalla voce si capiva che era esasperato. Forse questa volta aveva esagerato.
Provò comunque a mentire.- Sono a lavorare Pà. Dimmi che sono di fretta.-
Questa fu la goccia che fece traboccare il vaso. Suo padre esplose. -Devi smetterla di raccontarmi cazzate e di trattarmi come un fesso! Vieni subito a casa!-
Senza sapere bene perchè Roxane sentì che era meglio dargli retta. Gli disse che sarebbe arrivata in un quarto d'ora e mise il cellulare in tasca.
-Scusa Josie ma devo volare a casa prima che il mio vecchio mi linci.-
-Te l'avevo detto io che questa volta si sarebbe incazzato sul serio.-
Le mostrò il dito medio e se ne andò.

Infatuation - Eireen


Questa settimana non riescoa pubblicare il nuovo capitolo di Infatuation quindi l'appuntamento è rimandato alla prossima settimana chiedo scusa per l'inconveniente 
Baci
Eireen

lunedì 18 aprile 2011

Silver Moonlight 10°capitolo

Lyla non riusciva a staccare lo sguardo dall'uomo che le stava difronte, paralizzata dalla paura.

Era piuttosto alto rispetto a lei, di sicuro raggiungeva il metro e ottanta, con un fisico asciutto e una muscolatura non eccessiva, appena accennata sotto la camicia nera come la notte.

Fece un altro passo riducendo ulteriormente la distanza tra di loro ; ora distava meno di mezzo metro da lei facendole battere il cuore sempre più forte.

I muscoli delle gambe, delle braccia e di qualsiasi altra parte del suo corpo non le rispondevano, probabilmente raggelati come il suo cervello.

Non riusciva a muoversi, non poteva fare altro se non starsene li immobile a fissarlo negli occhi, sperando come una stupida bambina che l'uomo cattivo andasse via senza farle male. Ma lo sguardo che la ricambiava era gelido e privo di una qualsiasi traccia di pietà.

La speranza l'abbandono; abbassò lo sguardo finalmente consapevole che il destino che era rimasto pazientemente in attesa di quel momento si compisse.

Poi tutto successe in poco più di una manciata di secondi.

L'uomo si mosse ad una velocità disumana, le afferrò con una mano i capelli della nuca esponendole la morbida e calda pelle della gola e con l'altra le abbassò il collo largo della maglietta.

L'ultima cosa che vide prima di svenire fu uno scorcio delle sue labbra perfettamente disegnate e lo strano luccichio dei suoi denti.

Lyla non ebbe nemmeno il tempo di urlare.


Il trillo della sveglia le martellava insistentemente nelle orecchie,

era sicura che suonasse in quel modo allucinante per divertimento provando un certo gusto nel farle venire un colpo.

Un grugnito vagamente animalesco le si formò in gola come segno di protesta mentre cercava a tentoni il pulsante per spegnere il martello pneumatico che le lacerava i timpani.

  • mmh....si, si va bene. Mi alzo-


Uscendo di casa il freddo polare la aggredì. una violenta folata di vento gelido misto ad alcuni fiocchi di neve le si insinuò dentro il bavero della giacca. Un piacevole pizzicore le si diffuse sulla pelle dove i fiocchi di neve si erano adagiati, sciogliendosi lentamente.

-Deve aver ripreso a nevicare questa notte- pensò lyla.

Un flash improvviso la immobilizzò nel mezzo della strada principale. Il tempo si bloccò in quell'istante. Mentre nei suoi occhi prese a scorrere una scena a cui sembrava avessero tolto l'audio.

La sua stanza, la tenda argentea che garriva violentemente nel vento che entrava dalla porta-finestra aperta, i candidi fiocchi che entravano posandosi sul pavimento...

il tempo riprese a scorrere tornando alla normale velocità.

  • ehi tu! Ma sei per caso impazzita?!-

  • eh? come?....

  • come?! Svegliati bella addormentata, levati dalla strada e trovati un bravo dottore!-

  • ma guarda te, quando uno è in ritardo si ritrova una pazza....-

ancora confusa dal flash, si sbrigo a spostarsi dal centro della strada.

l'uomo rialzò il finestrino della sua lussuosa auto sportiva europea e tra un'imprecazione e l'altra pestò il piede sull'acceleratore facendo stridere gli pneumatici ripristinando lo scorrere intenso del traffico del lunedì mattina.

venerdì 15 aprile 2011

One book one life change 10°Appuntamento [Eradil]

Con il morale sotto le scarpe ma ancora viva oggi vi presento un libro che ho amato veramente molto
si tratta di: Timeline di Michael Crichton.


Autore: Michael Crichton
679 pagine
Anno: 1999

Nel deserto dell'Arizona un uomo vaga senza meta, pronunciando parole prive di senso. Dopo ventiquattr'ore è morto e il suo corpo viene cremato dalle uniche persone che sembrano conoscerlo. All'altro capo del mondo una squadra di archeologi è al lavoro sulle rovine di un villaggio medievale della Dordogna, dove scopre una stanza rimasta sigillata per oltre seicento anni. Ma nel quartier generale della società finanziatrice del progetto gli studiosi faranno una scoperta ancora più sorprendente: il capo della misteriosa multinazionale ha inventato una vera macchina del tempo, che nello spericolato tentativo di ritrovare il professor Johnson, il capo della spedizione precipitato in un tunnel spaziotemporale, li proietterà in uno dei periodi più avventurosi e violenti della storia. Da quel momento i nostri eroi dovranno riuscire a sopravvivere nel bel mezzo della guerra dei Cent'Anni - tra soldataglia e affascinanti castellane, assedi e cruente battaglie - per cercare di tornare sani e salvi nel XXI secolo.


Da questo libro è tratto anche il famoso film con Gerard Butler, Paul Walker, David Twelis, Michael Sheen e Neal McDonough.


Vi lascio con il link alla pagina del film sul sito IMDB.

alla prossima.
Eradil

giovedì 14 aprile 2011

Teaser Thursday

Teaser Tuesdays è una rubrica creata da Should Be Reading

Finalmente anche noi ci siamo decise a fare questa rubrica con la piccola differenza che per comodità la facciamo di giovedì invece che al martedì ^_^

REGOLE:
  1. Prendi il libro che stai leggendo.
  2. Aprilo a una pagina a caso.
  3. Condividi un breve pezzo di quella pagina.
  4. Fai attenzione a non scrivere spoilers. 
  5. Scrivi anche il titolo del libro e il nome dell'autore in modo tale che chi sarà stuzicato dal pezzo letto potrà aggiungere il suddetto libro alla sua wishlist.

"Il vicolo dei segreti" di Rachel Caine

  Claire superò due ragazzi che si davano il cinque. - Alcol cala mutande!- gridò uno dei due, e dall'altra stanza arrivò un coro di grida entusiaste.
Claire riuscì finalmente a uscire fuori e inspirò una bella bocca di aria fresca. Tremava, sudava e si sentiva sporca, dentro e fuori.
E quello sarebbe dovuto essere divertimento? Sì, se bevi e non ti importa nulla, ma d'altronde era pur sempre Morganville. Divertimento poteva voler dire finire a letto svenuta con i primi arrivati...A letto o all'obitorio.

Pag 191


E ora tocca a voi!
baci
Eireen

Infatuation - Eireen

Ecco finalmente qualche immagine di Daisy!

Mi piacciono molto tutte quante in particolare le ultime due voi che ne dite?


 Il colore della ragazza n°2 è più o meno il colore naturale dei miei capelli solo che i miei sono leggermente più chiari ^_^


La numero tre mi ha colpito in particolar modo per il viso e lo sguardo negli occhi (omettendo ovviamente i capelli assolutamente fantastici )


 Per Roy invece ho trovato solo questo...


Enchanted

Inoltre bazzicando ho trovato questa foto e se la ragazza avesse i capelli neri invece che rossi questa sarebbe assolutamentente perfetta per interpretare Roxane ha lo stile e le sguardo giusto appena l'ho vista ho pensato ecco Roxy come dovrebbe essere ^_^


 Ora a voi la parola!
XOXO
Eireen

mercoledì 13 aprile 2011

Enchanted -Eireen


Enchanted
Cap.1 pt 3
-Hey Roxy!-
Si voltò seguendo la direzione da cui veniva la voce e individuò Gerard. Lo salutò con la mano e gli fece cenno di raggiungerla.
Non appena le fu di fronte le prese testa fra le mani e le schioccò un sonoro bacio a stampo sulle labbra. Lei subito si scostò guardandosi attorno per controllare che nessuno avesse visto. - Ma che cazzo fai?- gli sibilò.
Ma non era facile far arrabbiare il ragazzo. - Bacio la mia donna.- fece per metterle un braccio sulle spalle ma lei lo scansò abilmente.- Io non sono la tua donna Gerard. Togliti quella stupida idea dalla testa. Te l'ho detto mille volte di relazioni serie non ne voglio sapere niente per almeno altri quattro anni.-
Gerard la guardò perplesso.- Ma l'altra sera...-
Roxane perse la pazienza.- Sì l'altra sera abbiamo scopato e quindi? Devo forse ricordarti che ero ubriaca fradicia? Cazzo non mi ricordo neanche com'è stato! Non sapevo nemmeno quello che stavo facendo. Pensi che provo qualcosa per te? Ti sbagli. Sei solo un amico col quale ho fatto sesso. Capita putroppo ma chiusa lì.- finì la sigaretta e la buttò ai suoi piedi, poi girò i tacchi e lo lasciò lì con la bocca aperta e un espressione ferita negli occhi.
Non capiva perchè le si dovessero attaccare addosso così.
Quardò l'orologio erano quasi le nove, ma non aveva nessunissima voglia di andare a lavorare quindi decise di andare un po' in spiaggia.
Ripescò il cellulare e chiamò Josie che rispose al sesto squillo con la voce assonnata e impastata dal sonno. -Chi rompe a quest'ora?-
-Ma tu non guardi mai il display prima di rispondere?-
L'amica sbuffò dall'altra parte del telefono.- Cosa vuoi Roxy? -
La ragazza sogghignò di piacere al pensiero che dato che lei non poteva dormire neanche la sua amica l'avrebbe fatto.- Sto andando in spiaggia ci becchiamo lì fra dieci minuti.-
-Secondo te io mi alzo adesso? Per venire in spiaggia? No cara hai pisciato fuori. Ci becchiamo stasera con gli altri ciao!-
Ma Roxane avea sempre un asso nella manica.- Se non alzi quel culo dal letto vengo a casa tua e mi attacco al campanello finchè quell'alcoizzata di tua madre non si sveglia... e indovina un po' con chi se la prenderà una volta sveglia?-
Josephine lanciò delle sonore imprecazioni.- Sei proprio una stronza Roxane!-
La ragazza rise di gusto.- Lo so tesoro solito posto fra dieci minuti guai a te se ti riaddormenti!- e riattaccò.
Il “solito posto” era un pezzetto di spiaggia vicino ad un bar, e quando arrivò, Josie era già lì. Evidentemente le minacce di Roxy erano state prese seriamente. Appena le si avvicinò Josie partì subiti in quarta a blaterare su quanto fosse stronza come amica.- Non ti degni neanche di rispondere ai messaggi! Ma appena chiami io devo portare il mio culo dove dici tu sei una fottutissima dittatrice. Bell'amica del cazzo!-
-Ahahah! Dai Josie non ti arrabbiare. Ti offro la colazione.- e le fece l'occhiolino.
-Mmm va bene, per questa volta passi pure, ma solo perchè mi offri la colazione! E fai in modo che non succeda mai più.-
Roxane alzò gli occhi al cielo avesse fatto chissà cosa almeno.
Entrarono nel bar ordinarono due caffè e due paste alla marmellata e si misero a sedere sui tavoli fuori. Per fortuna aveva cominciato a soffiare una leggera brezza che rinfrescava l'aria afferrò gli occhiali da sole e se li mise.
Per Roxy era diventata insopportabile la luce del sole, a forza di vivere di notte si era disabituata a girare di giorno. I suoi ritmi erano completamente sfalsati.
Poi Josie con la sua vocina squillante che di prima mattina era decisamente fastidiosa la richiamò dai suoi pensieri riportandola sulla terra ferma.
-Ma Roxy oggi non dovevi iniziare un lavoro nuovo?-
No adesso ci si metteva anche la sua amica a parlarle di lavoro e che palle.- Sì ma non mi andava di andarci, è uno stupido lavoro in uno stupido bar.-
-Ma tuo padre non aveva detto che ti avrebbe sbattuto fuori di casa se non avessi messo la testa a posto?-
Nel frattempo era arrivato il cameriere con le loro ordinazioni e Roxy pagò il conto. Inoltre approffittò dell'occasione per spostare l'argomento sul tipo che la sera prima ci aveva provato con la sua amica e funzionò alla grande Josie mise il pilota automatico e iniziò a raccontarle nei minimi dettagli la scena sebbene Roxy l'avesse già vista in prima persona, ma questo le dava la possibilità di perdersi nei suoi pensieri.
Era vero suo padre l'aveva minacciata di sbatterla fuori di casa, ma Roxane sapeva perfettamente che non l'avrebbe mai fatto. Si sentiva frustrata. Aveva una gran voglia di picchiare qualcosa o qualcuno, ma non poteva. Sei mesi prima si era beccata una denuncia per aver spaccato il naso ad un ragazzo.
Se l'era cavata perchè aveva detto che era stata legittima difesa dato che il ragazzo allungava troppo le mani.
E in effetti era stato così.
Roxy e i suoi amici erano andati a ballare ad un Rave e, effettivamente erano un pò fatti, finchè un tizio non le si era avvicinato e aveva cominciato ad importunarla alla grande.
Subito Roxane non gli aveva dato pesa si era limitata a non dargli corda. Ma poi il ragazzo aveva iniziato a  metterle le mani addossoe a palparlla ovunque finchè lei non aveva perso la panzienza e gli aveva mollato un favoloso gancio destro dritto sullo stomaco, seguito da un montante dritto sul suo naso. Una reazione un pò esagerata forse, ma quando le si chiudeva la vena e perdeva la pazineza non c'era più niente da fare.
Sebbene le sue ragioni fossero più che valide in quell'occasione suo padre si era incazzato un bel po' e l'aveva mandata da sua madre. Ma dato che sua madre era una stronza fatta e finita che pensava solo a se stessa e all'assegno di mantenimento ch riceveva mensilmente da suo padre la sbattè fuori casa in meno di una settimana e disse che per quanto la riguardava dal quel momento aveva solo un figlio.
Ah la famiglia la più bella soddisfazione della vita.

Infatuation - Eireen


 Infatuation 
Cap.2 pt.7
-Non sarete rimasti qui tutto il pomeriggio- chiesero quando ci raggiunsero.
-Invece si, perché? Abbiamo fatto la reciproca conoscenza. Piuttosto voi dove siete stati fino adesso?- chiesi.
-In un albergo a ore- rispose Gale…non ero del tutto sicura se stesse scherzando o se stesse dicendo sul serio, per sicurezza feci finta di non aver sentito niente.
Una volta a casa mi buttai sotto la doccia, poi chiamai Gas. Sentivo un gran bisogno di sentire la sua voce. Rispose al terzo squillo.
-Pronto?-
-Ciao sono io. Come stai?-
-Daisy! Mi manchi… tanto-
Sorrisi a quelle parole.- Anche tu mi manchi tantissimo…Cos’hai fatto di bello oggi?-
-Niente di particolare ho lavorato tutta mattina e oggi pomeriggio ho la giornata libera stavo per andare in piscina… e tu?-
-Sono stata da Gale te l’avevo detto che ha affittato casa coi suoi amici? Ho conosciuto uno dei suoi coinquilini, Roy.-
-Ah si? E com’è questo Roy?-
-Piuttosto carino, intelligente e simpatico.-
-E cos’avete fatto insieme?-
-Abbiamo pranzato insieme e poi siamo stati alla spiaggia-
Rispose con un tono di voce strano.- Tutti insieme?-
-Be dopo un po’ Gale e Josie se ne sono andati per i fatti loro…- capii immediatamente di aver fatto uno sbaglio.
-Ah… e cos’avete fatto tu e… come si chiama? Ron? Da soli?-
-Abbiamo parlato niente di che…- si era arrabbiato?
-Piuttosto carino eh?- disse aspro. 
Non sarà mica geloso…pensai.- Non dirmi che sei geloso!-
-Allora non te lo dico, ma per favore fai a modo-quando l’avevo conosciuto non mi era sembrato il tipo geloso, ne lo era mai stato.
-Cosa significa fai a modo?- sbraitai.
-Esattamente quello che vuol dire.-
  -Tu non ti fidi di me?- sentivo la collera montare nel petto. Stavo per esplodere.
-Mi fido ciecamente di te! Ma con la distanza che c’è che ci separa… non so magari ti viene da fare qualche follia…- ecco cos’era a renderlo geloso. La distanza.
-Buona notte Gas.- dissi gelida, e gli riattaccai il telefono in faccia, poi lo spensi per evitare che riuscisse a richiamarmi.Non potevo crederci! Come poteva non fidarsi di me? Come poteva anche solo pensare che io sarei potuta andare con qualcuno che non fosse lui?
Guardai l’orologio. Erano le sei e un quarto. Decisi di andare a farmi una nuotata nel pacifico per scaricare la rabbia e il nervoso.
In un lampo mi ero infilata il costume e preso il telo da spiaggia.
Mi guardai intorno e non c’era nessuno.
Buttai il telo sulla spiaggia e corsi fino al mare poi quando l’acqua fu abbastanza alta cominciai a nuotare, e tutto scomparve nello sforzo fisico.

lunedì 11 aprile 2011

Silver Moonlight 9°capitolo

L'alta figura di un uomo riempiva l'intero spazio della porta-finestra aperta, che da li non sembrava essere stata rotta, in seguito lyla si sarebbe data della stupida, invece di essere terrorizzata dal fatto di avere uno sconosciuto in camera nel mezzo della notte, si era preoccupata di notare che la finestra non fosse stata forzata o manomessa.

Si sarebbe potuto imputare allo shock, ma non ne era sicura. La mente nei momenti di pericolo esce dai normali schemi di ragionamento.

  • chi sei? Che cosa vuoi?-


lo sconosciuto la guardava con occhi di un grigio glaciale, standosene li immobile ed impassibile.

Fece un passo avanti.

  • ora urlo, i miei zii sono a pochi metri da qua. Non ho niente di valore da darti, prenditi pure il mio portatile, non ho altro te giuro. -

la voce le usci dalla gola secca in modo più sicuro di quanto si sarebbe potuta immaginare in quel momento.

Calò di nuovo il silenzio. L'atmosfera rendeva se possibile ancora più gelida l'aria che entrava dalla porta-finestra aperta.

La brezza furiosa entrando prepotentemente nella camera portava con se anche soffici fiocchi di cotone creando una strana scena particolare.

In un'altra situazione avrebbe goduto dello spettacolo

Un lieve ticchettio tuttavia rompeva l'atmosfera pesante di quel momento.

Automaticamente lei abbassò lo sguardo verso il punto di origine.

Gocce di inchiostro nero sembravano stillare direttamente dalle punte delle dita.

L'immagine della povera vittima di un film horror tornò prepotentemente a farsi strada ai suoi occhi.

Mosse un altro passo verso di lei, poi un altro ancora.

La distanza tra loro due si era accorciata notevolmente e ormai era di poco più di un metro.

Ora che le stava più vicino lo poteva guardare meglio. L'oscurità della stanza e la scomparsa della luna le avevano impedito fino a quel m momento di vedere i dettagli del viso.

Ciò che vide la lasciò impietrita, la paura la inchiodava al pavimento di legno di ciliegio freddo come una lastra di marmo.

Quell'uomo, era la cosa più bella e spaventosa che avesse mai visto.

Portava i capelli castano-rosso lunghi fino alla mascella, con la scriminatura al centro, formando cosi una bellissima frangia che gli ricadeva sulle tempie fino agli occhi grigio ghiaccio, incorniciandogli il viso.

venerdì 8 aprile 2011

One book one life change 9°

Ciao a tutti!
Per la puntata di oggi voglio proporvi la serie di Colleen Gleason "TheGgardella vampire chronicles"
E' una serie composta da cinque volume formato brossura di cui i titoli sono:
(Vi do un consiglio spassionato nel caso non avete letto questi libri vi consiglio di leggere la trama solo del primo onde  evitare spoiler :-) )


1. Cacciatori di vampiri


Generazione dopo generazione, uno dei discendenti della famiglia Gardella deve accettare il destino della stirpe e diventare cacciatore di vampiri. Questa volta la prescelta è Victoria, diciotto anni ancora da compiere. Mentre la sua vita si snoda tra la folla delle sale da ballo e le strade solitarie illuminate dalla luna, il suo cuore è diviso tra il più ambito scapolo di Londra, il marchese di Rockley, e il suo enigmatico alleato, Sebastian Vioget. E quando si ritroverà faccia a faccia con il più potente vampiro mai esistito sulla terra, Victoria dovrà compiere la scelta estrema tra amore e dovere. Ambientato tra gli splendori e le ombre della Londra di inizio Ottocento, il libro è una storia di sangue, di soprannaturale, d'amore e morte. 



2.La condanna del vampiro


Una nuova minaccia incombe sui Gardella, l'antica famiglia di cacciatori di vampiri. Dopo aver lasciato la nebbiosa e violenta Londra e aver vagato per l'Europa, Lady Victoria deve affrontare una nuova sfida all'ultimo sangue. Il destino, questa volta, la porta a Roma, città in cui in ogni vicolo e dietro ogni antica rovina si cela il male. Un misterioso vampiro ha accumulato un potere immenso e ha acquisito la capacità di controllare le anime dei morti. Victoria, insieme ai suoi fidati compagni, dovrà sconfiggerlo e riportare la pace nel mondo degli umani. Ma quando scopre di essere stata tradita proprio da uno dei suoi amici, capisce che può contare soltanto sulle sue forze e sul suo istinto. 





3.La rivolta dei vampiri

Il Carnevale si avvicina e tutta la città è in fermento. Nelle sue stanze Lady Victoria Gardella, cacciatrice di vampiri, piange la morte del marito, ma il pericolo è di nuovo in agguato. Tra i vicoli di Roma gira voce che le forze del Male stiano preparando un nuovo attacco: il temibile Akvan ha stretto un'alleanza con altre creature mostruose e sanguinarie e sta per varcare la Porta degli Alchimisti. La città è in preda al terrore, ma Lady Victoria è pronta alla nuova sfida. Intanto Maximilan Pesaro, cacciatore di vampiri, è tornato, deciso a spezzare le catene della sua schiavitù. E Sebastian Vioget, enigmatico seduttore, rivela di conoscere un segreto che potrebbe essere determinante per la sconfitta di Akvan. Lady Victoria sa bene che gli alleati vanno scelti con cura e sente che di Sebastian non può fidarsi. Eppure non è così facile resistere al suo fascino magnetico... 



4.Il crepuscolo dei vampiri
Precipitata tra le ombre dei non-vivi in seguito al morso del Maestro Vampiro Beauregard, Victoria Cardella, fiera cacciatrice delle diaboliche creature della notte, si oppone al destino che la vorrebbe feroce vampiro. Il suo animo predisposto al bene lotta contro il sangue nemico che ormai le scorre nelle vene, e che vuole mutare la sua natura... Ma un'altra lotta si combatte dentro di lei, quella tra l'irresistibile attrazione per Sebastian, discendente di Beauregard, ormai divenuto anch'egli cacciatore di vampiri, e l'amore per Max, cacciatore da sempre, che ha rinunciato ai suoi poteri per sfuggire al giogo della malefica regina Lilith. Intanto a Londra il male dilaga, e ormai neanche la luce del giorno può fermare la ferocia dei vampiri. Su Lady Gardella si addensano terribili sospetti e presto anche la polizia busserà alla sua porta. 


5.Il bacio del vampiri
 La Londra del diciannovesimo secolo è una metropoli pericolosa e oscura, e solo i cacciatori di vampiri possono proteggerla dal male. La famiglia dei Gardella da sempre lotta contro le creature della notte e Victoria, l'ultima discendente, ha il dovere di dare alla luce un figlio, se non vuole che la sua stirpe si estingua. Il compagno ideale sembrerebbe Sebastian, il vampiro che è divenuto suo alleato, abile guerriero, forte e affascinante. Tuttavia, Victoria non è mai riuscita a dimenticare il suo grande amore Max Pesaro, impavido cacciatore di vampiri. Nel frattempo, altre nubi di minaccia si addensano all'orizzonte: i demoni, nemici giurati dell'umanità e dei non-morti, hanno trovato il modo per invadere la terra. Gli umani devono stringere un'alleanza con i vampiri per fronteggiare il nuovo, terribile pericolo, e Victoria dovrà chiedere l'aiuto di Lilith, la loro perfida regina, se vuole scongiurare la catastrofe. Lilith chiede però un prezzo molto alto in cambio della sua collaborazione: vuole che le venga consegnato Max, per cui nutre da sempre un'irrefrenabile passione. Victoria dovrà prendere una terribile decisione. La sua famiglia, il suo amore, l'umanità intera: tutto il suo mondo è in pericolo. La cacciatrice deve ricominciare a combattere. 

Inoltre sono già usciti i primi due volumi in versione economica a 4.90 euro ( adorazione totale per la newton *-*)


Io per poter leggere il secondo ho dovuto aspettar ben 2 anni e mezzo! Dato che il primo l'ho preso nel 2007 e qnd mi sn accorta che era uscito il secondo era giugno del 2009.
Perchè come al solito le case editrici italiane bloccano la publicazione per anni e poi li buttano fuori tutti insieme infatti gli ultimi quattro sono usciti nel giro di un anno...io non ho parole -.-''
Comunque l'attesa ne è valsa la pena alla grande.
Fra triangoli amorosi ( e amori assolutamente improbabili che sbocciano a random ) creature oscure, battute di caccia alquanto inusuali e serate di gran gala interrotte spesso sul più bello la Gleason ha trasformato quella che sarebbe potuta essere una noiosa londra del '700 in un arena di combattimenti avvincenti e teatrini amorosi ecatlanti trovando il giusto equilibrio fra azione e sdolcinato ^_^

Ultima cosa da dire su quest'autrice si è imbarcata nell'impresa di scrivere una nuova serie ovvero "I diari delle tenebre" di cui il primo volume è:



La lunga notte
Durante un terremoto, il dottor Elliott Drake e i suoi amici perdono i sensi e rimangono intrappolati in una caverna, nelle viscere della terra. Al loro risveglio sono passati cinquant'anni e il mondo non è più lo stesso: mostri assetati di sangue infestano le strade e una stirpe di immortali - gli Stranieri - ha assoggettato la razza umana. Ma anche Elliott e gli altri non sono più gli stessi: il dottore, in particolare, scopre di avere degli strani poteri soprannaturali... E chi è Jade, l'enigmatica donna assetata di vendetta che una notte, all'improvviso, si unisce a loro nella lotta contro le creature del male? Da dove viene, e da chi sta scappando? Quali oscuri segreti nasconde? Jade ed Elliott dovranno combattere fianco a fianco per sconfiggere le forze misteriose che minacciano la loro esistenza e quella del genere umano. E nell'inferno che li circonda, saranno costretti a riscoprire le loro emozioni più profonde, da tempo rimaste sopite...


Per chi l'ha letto: vi è piaciuto?
Per chi non l'ha letto vi ho incuriositi almeno un pò?
Al prossimo appuntamento!
                                        Un bacione a tutti!
                                                                 Eireen

giovedì 7 aprile 2011

The Versatile Blogger Award


Buongiorno a tutti cari lettori!
Volevamo annunicarvi che il blog I love books di Fra ci ha premiate con il Versatile Blogger Award e la ringraziamo di cuore!
Detto questo elenchiamo le regole:

  1. Ringraziare e Linkare la persona che ti ha premiato.
  2. Dire sette cose di te.
  3. Girare questo premio a quindici Blog che ti piacciono e avvisare gli autori dei suddetti blog.
Ora le sette cose di noi che non sapete:


Eradil
  1. E' appassionata di CSI
  2. Beve solo tè verde
  3. Ha paura delle farfalle
  4. I libri che le piacciono di più sono poco conosciuti
  5. Non è romantica
  6. Adora i ciondoli e i braccialetti d'argento
  7. Il primo libro che ha letto è "Buoni amici" di Paul Francois

Eireen
  1. Mi piacciono i manga e li collezionavo solo che non riuscivo a mantenere economicamente sia i libri che i manga quindi ho dovuto rinunciare a uno dei due, e ovviamente ho scelto di continuare coi libri.
  2. Ho un tatuaggio sulla schiena in alto poco sotto al collo con una rosa che si arrampica su una luna e in mezzo l'arco di Eros.
  3. La mia macchina è talmente sporca che sembra una discarica ambulante.
  4. Io e mio fratello abbiamo cominciato ad andare d'accordo solo dopo che lui è andato a vivere con mia madre prima ci scannavamo a vicenda e non potevamo quasi vederci adesso siamo uniti.
  5. Io e Eradil non siamo quasi mai d'accordo sulle idee per il Blog quelle che propone lei non piacciono a me e quelle che propongo io non vanno bene a lei
  6. Al momento lavoro in un pub a Nirano di Fiorano e me la godo un sacco. Mi diverto molto, mi passa alla grande e conosco un sacco di persone ^_^
  7. Quando ero piccola per il giorno di Natale ero sempre ammalata il che rovinava tutto. E' stato così fino ai miei 12 anni poi non ho più avuto problemi ^_^
E ora i Blog che abbiamo deciso di premiare:
  1. The Book-Lover
  2. Living for Books
  3. L'Ora del Libro
  4. DIARIO DI PENSIERI PERSI
  5. Atelier dei libri
  6. Ci sono più cose in cielo e in terra
  7. Sfogliando
  8. Il libro eterno
  9. Il Profumo dei Libri Perduti
  10. Books Passion
  11. Bookland: viaggiando tra i libri
  12. Lost In Bookland
  13. Il Portale segreto
  14. Cacciatrici di libri
  15. piume di inchiostro
Eradil & Eireen

mercoledì 6 aprile 2011

Enchanted -Eireen

Premetto che sono assolutamente soddisfatta di come è venuto il blog con la nuova skin!


Enchanted
Cap.1 pt.2
Guardando la sua immagine allo specchio non potè fare a meno di storcere la bocca in un espressione disgustata.
Il trucco della sera prima, che non aveva tolto prima di andare a dormire, era completamente sbavato il mascara e l'eye liner si erano sciolti intorno agli occhi e inoltre aveva due profonde occhiaie talmente scure che sembrava che le avessero tirato due cazzotti. I capelli erano in uno stato completamente pietoso. Neri come l'onice e lunghi fino al sedere erano completamente arruffati la frangia se ne stava dritta come se ci avesse messo del gel, anzi come se avesse infilato due dita nella presa elettrica. Accese la piastra e intanto che aspettava che si scaldasse si spazzolò i capelli per togliere i nodi e si lavò i denti. Con una salvietta struccante si pulì il viso dal trucco. Per andare a lavorare decise che un po' di matita sarebbe bastata. Meno di dieci minuti dopo era già fuori dal bagno. Scese in cucina per concedersi una tazza di caffè prima di uscire di casa ma come vide suo padre seduto a leggere il giornale fece dietrofront e andò in sala per afferare la borsa e uscire.
-Roxane!-
Troppo tardi, il maresciallo l'aveva vista. Lasciò cadere la borsa e tornò in cucina.
Si portò la mano alla fronte ad imitare il tipico saluto da militare.
- Signorsì signore! Soldato Roxy a rapporto!.-
Il padre alzò gli occhi al cielo esasperato. - Quando la smetterai di fare la sciocca?-
Nel frattempo la ragazza si versò una tazza di buon caffè americano.- Quando tu la smetterai di comportati come se fossimo nell'esercito.-
si prese una sedia la scostò e si sedette incrociando le gambe sotto al tavolo.
L'uomo veramente spazientito chiuse il giornale di scatto.- Non dire cavolate! Vorrei solo che mia figlia si comportasse in modo più ragionevole! Da quando tua madre e tuo fratello si sono trasferiti ti comporti in modo assurdo e sei peggiorata ancora quando ti sei lasciata con Jerome!-
La ragazza alzò un sopracciglio e fissò suo padre con aria di sfida, cercava sempre di comportarsi in modo spavaldo come se non le importasse niente di tutto questo, ma in realtà le faceva molto male. - Sai com'è babbo quando ti scopi qualcuno che non è il tuo ragazzo e il suddetto ragazzo lo viene a spere tende ad incazzarsi parecchio. Comunque non faceva per me troppi vincoli mi piace essere libera divertirmi ubriacarmi fumare canne e scopare con chi cazzo mi pare!-
Suo padre era rimasto a bocca aperta, non gli aveva mai svelato i dettagli “macabri” delle circostanze in cui lei e Jerome si erano lasciati. Ne tanto meno gli aveva mai detto di preciso cosa combinava quando usciva coi suoi amici.
Aproffittò del momento di incapacità di reagire di suo padre per finire il caffè e filarsela.
Erano solo le otto e quaranta quindi voleva dire che aveva venti minuti di bonus prima di attaccare il turno.
Tirò fuorì il cellulare e controllò i messaggi e le chiamate.
C'erano due messaggi di Josephine chissà cosa avrà mai avuto da dirle si erano viste fino a qualche ora prima. Li cancellò senza neanche leggerli non era in vena di preoccuparsi degli affari degli altri. In oltre c'erano tre chiamate senza risposta una di Gerard, una di Jean e una di Jerome.
Quando vide il nome del suo ex ragazzo il suo cuore perse un battito. Non si sentivano da otto mesi da quando lei l'aveva lasciato.
La chiamata risaliva alle undici e mezza della sera prima, lei a quell'ora era in un pub già parecchio alticcia.
Rimise il cellulare nella borsa rimandando a quel pomeriggio la decisione se richiamarlo o no.
Guardò l'orologio, otto e quarantacinque.
Decise di fermarsi a fumare una sigaretta poi sarebba andata a lavoro. Si apoggiò al muro e tirò fuori le sue adorate Winston Blue.
Nonostante fosse mattina presto faceva già molto caldo, e Roxane si penti di essersi messa i pantloni lunghi.

Dimenticavo potrete trovare qst racconto anche su efp
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=682609&i=1

Infatuation - Eireen


Infatuation
Cap.2 pt.6

Mi girai verso Roy che stava guardava fisso davanti a se poi scosse la testa.- Poi cosa successe?- mi chiese.
-Be, mio padre lasciò l’appartamento a mia madre che lei abbandonò subito per tornare a vivere dai miei nonni. Inoltre ogni due mesi le spediva un assegno per il mio mantenimento che lei rimandava sempre indietro. Gli assegni continuano ad arrivare e lei continua a rifiutarli. Non vuole saperne più niente di lui…-
-Mi sembra più che giusto, avrei fatto lo stesso se fossi stato in lei…- mi guardò negli occhi e per qualche istante fummo prigionieri dei nostri sguardi.
Lui non poteva distogliere gli occhi dai miei, come io non potevo distogliere i miei dai suoi.
In quel momento si instaurò un legame tra noi, qualcosa che era ancora debole, tenue, ma che col tempo sarebbe diventato forte e che ci avrebbe reso inseparabili.
Staccò gli occhi dai miei e il mondo tornò pieno di persone, luce, colore, suoni…
-Hai detto che tua madre fa l’avvocato?- riprese dopo un po’.
-Si quando compii due anni lei si iscrisse alla facoltà di legge e adesso lavora presso uno studio a Detroit da otto anni, ha sempre avuto un buon intuito per quel lavoro e ha fatto carriera in fretta.-
Mi lanciò un occhiata con un sorriso sulle labbra.- Una storia a lieto fine.-
-Se non lo fosse non sarei qui…-gli sorrisi di rimando ma a quelle parole rabbrividì.
-Tuo padre adesso cosa fa? Dove si trova?-
-Sinceramente non lo so bene l’unico contatto che abbia mai avuto con lui sono gli assegni che ci mandava. Venivano tutti da Portland. In quanto al lavoro presumo che faccia lo stesso da quando ha lasciato mia madre. Adesso sarà direttore di un ospedale o qualcosa di simile non so.-
-Faceva il dottore?-
-Si-
Mi sembrò parecchio sorpreso.- Come può una persona che ne cura altre e probabilmente le salva anche la vita,mettere li suo lavoro al di sopra della vita di sua figlia e di sua moglie?-
Scoppiai a ridere senza sapere il motivo, perché in realtà avevo solo una gran voglia di piangere. Niente di strano in fondo mi succedeva tutte le volte che parlavo di mio padre.- Non lo so davvero. Sono anni che mi faccio la stessa domanda.- poi senza che me ne rendesi conto le lacrime sgorgarono calde dai miei occhi e mi ritrovai piegata su me stessa con le braccia strette ai fianchi a versare lacrime per qualcuno che non se lo meritava. Qualcuno che mi aveva fatto sentire una nullità con la sua semplice assenza. Sentivo anni di odio che scendevano lungo le mie guance sotto forma di acqua, lasciando il segno del loro passaggio.
Roy vedendomi in quello stato reagì nel modo più inaspettato. In genere i ragazzi si spaventavano quando una ragazza si scioglieva in lacrime davanti a loro, e cercavano di gestire la faccenda con qualche pacca sulla spalla o addirittura scappando.
Roy invece mi sollevò e mi fece sedere sulle sue ginocchia cullandomi la testa sul suo petto accogliente, sussurrandomi parole dolci all’orecchio e accarezzandomi i capelli con gesti lenti e rassicuranti.
Dopo un po’ riuscii a riprendermi e mi alzai velocemente rendendomi conto che agli occhi di un estraneo saremmo potuti sembrare una coppia e mi risedetti sulla panchina un po’ più lontana da lui rispetto a prima.
Mi posò una mano sulla spalla e me la strinse con fare rassicurante.
Poi mi chiesi perché ero andata a raccontare a un estraneo cose che non sapeva nessuno a parte la mia famiglia.
Persino a Gas avevo semplicemente detto che mio padre se ne era andato e soprattutto non avevo pianto davanti a lui.
Mentre con Roy avevo sentito di potergli raccontare tutto.
-Posso chiederti un favore?- mi chiese dopo un po’.
-Direi che principalmente dipende dal favore…- sorrisi.
-Giustamente.- sorrise di rimando ma non continuò.
Aspettai qualche minuto.- Allora questo favore?-
Mi guardò, poi sembrò cambiare idea - Niente fa lo stesso-
Passammo un’altra ora a parlare del più e del meno. Poi scorgemmo fra la folla Gale e Josie di ritorno.

martedì 5 aprile 2011

Nuova Skin!


Io e Eradil speriamo che vi piaccia la nuova skin del blog ^_^
Abbiamo anche aggiunto una pagina per il blogroll con il nostro codice banner e i banner dei blog amici!
Un abbraccio a tutti 

                                                 XOXO
                                                             E&E

Kreativ Blogger Award!


Prima di iniziare volevo ringraziare Fra di I Love Books per averci tenute in considerazione per questa premiazione!

Questo è il regolamento:
  1. Trovare dieci blog da premiare
  2. Avvisare i blog premiati
  3. Raccontare dieci cose che non sapete di me
Ecco i Blog che io e Eradil avevamo pensato di premiare ( non sono in ordine! )
  1. Piume d'inchiostro di -Vale-
  2. Books Passion di Giuliana
  3. L'apprendista libraio di Stefano Amato   
  4. Il portale segreto di Reina
  5. L'Angolino di Madis   
  6. Il profumo dei libri perduti di Mirko Cullen
  7. Sfogliando di Laura Giussani   
  8. Free Scots Blog di Free Scots Methos
  9. I Love Books di Fra
  10. Lande di Carta di Roberta
E ora dieci cose che non sapete di noi ^_^

Eireen
  1. Adoro la birra! E evito accuratamente qualsialsi tipo di super alcolico dopo una serata in cui ho bevuto veramente troppo >.<
  2. Come sport faccio arrampicata.
  3. Soffro di vertiggini
  4. Lo so che la mia fobia non va daccordo con lo sport che pratico ma la botta di adrenalina quando sei lassù in cima è una sensazione unica!
  5. Ho un cane. E' un meticcio di due anni e mezzo si chiama Milo e lo amo più di chiunque altro e detta come va detta non  riesco neanche a farmi una doccia in pace,perchè Milo sta tutto il tempo appostato davanti alla porta del bagno a piangere XD. 
  6. Sono un drogata di Estathe alla pesca. Una volta ne ho bevuto talmente tanto che mi è venuto il mal di stomaco.
  7. Adoro le carotine bollite. Ne mangerei a quintali.
  8. Detesto dormire da sola. Ragion per cui c'è sempre Milo a letto con me...
  9. Mi piacciono le tigri. Ho tipo quattordici pupazzi di tigri,di cui una lunga 70 cm ^_^
  10. Se potessi mangerei Sushi tutti i giorni!!
Eradil
  1. Ama i film sui disastri naturali
  2. A volte disprezza serie tv che poi diventano irrimediabilmente tra le sue preferite 
  3. Ama tutte le piante
  4. Ha una mania ossessivo-compulsiva per i burrocacao della Labello
  5. Crede nella reincarnazione
  6. Non si veste mai di bianco
  7. Non ha un film preferito
  8. Le piacciono le mucche
  9. Crede ancora nell'amore eterno
  10. Odia i nomignoli.
Ecco! A voi la parola ora!
                                              XOXO
                                                        E&E
   



lunedì 4 aprile 2011

Diamond Eyes - Federica ottone

“Sentivo il suo alito pesante sul collo, sapeva di superalcolico. Con l’ altra mano mi serrava la bocca. Cercavo invano di morderlo ma sembrava che i miei sforzi fossero inutili. Tutto ciò che facevo era un vano dispendio di energia. Erano troppi ed erano oltre misura più forti di me…”


July ha un fratello popolare, una migliore amica carina e vive serenamente la sua adolescenza, fino all’arrivo di Adam.
Un’oscura verità si cela dietro lo sguardo penetrante del ragazzo e strane visioni cominciano a turbare la tranquilla vita della giovane donna. Una corsa indietro nel tempo, per riprendere ciò che è stato tolto, ciò che è stato cancellato.

Riguardo l'autrice...

Federica Ottone nasce nel 1985 a Borgomanero, in provincia di Novara. Lavora in un’agenzia assicurativa, ma coltiva fin da piccola la passione per la scrittura e il canto. Diamond Eyes è il suo primo romanzo.

Qui potrete scaricare il prologo

Lo si può trovare in tutte le librerie online (ibs ecc..) e nelle librerie normali, se il libraio lo desidera per avere delle copie da tenere in libreria deve contattare Cinquantuno.it distribuzioni letterarie...